JULIO IGLESIAS Il chisciotte del sogno Americano
13 Febbraio 2009
Con 300 milioni di dischi venduti in 14 lingue, Julio Iglesias ha dimostrato che la sua musica è universale ed ha il potere di sciogliere i cuori.
Questa settimana, l’immagine dell’idolo a cui canta l’amore spicca sui cartelloni pubblicitari, nelle principali vie di Miami, è la stella del momento alla radio e in televisione, e al tempo stesso si trova su un poster enorme in cui il suo volto appare sulla facciata dell’American Airlines Arena.
„Miami è stata la prima città ad ascoltarmi [negli Stati Uniti] e mi ha ricevuto con molto affetto. Mi sento privilegiato di aver ricevuto così tanto e sono molto grato”, ha detto il cantante in un’intervista telefonica con il Quotidiano Las Américas, durante la preparazione del suo concerto di questo sabato, giorno di San Valentino, alle ore 20.00.
In una serata dedicata al romanticismo e ai romantici, il cantante dice che includerà le canzoni preferite dal pubblico. Da „Hey!”, fino a „De niña a mujer”, „Vuela alto”, „Manuela”, „Divorcio”, „Un canto a Galicia”, „Abrázame”, „Me olvidé de vivir”, „Quijote” e „I Want To Know What Love Is”. Molto probabilmente questi successi saranno nel menù della serata nel concerto.
Per molti sarà una serata di un rinnovato incontro con l’amore e con il cantante che per tre generazioni è riuscito a rimanere al primo posto, con il pienone in tutti i suoi concerti.
Indubbiamente, Iglesias si trova tra coloro che credono al Sogno Americano. Era un personaggio in Europa, ma un volto nuovo negli Stati Uniti quando giunse a Miami in cerca di fortuna in un periodo in cui la radio in spagnolo iniziava appena a sorgere, con un notevole sforzo. Con la sua grande visione, il cantante spagnolo aveva intuito che le cose sarebbero cambiate.
Iniziò affittando un piccolo appartamento sulla spiaggia. Poco tempo dopo, comunque, decise di acquistare una casa sull’acqua, nell’esclusivo Indian Creek. La casa, che comprò per un milione e mezzo di dollari, oggi ne vale circa 27: come per la sua carriera, tutto ciò che lo circonda sembra essere stato toccato dalla bacchetta magica di un mago.
„Se io sapessi che bacchetta magica può essere, perché io ne conosco solo una, che mi hanno detto che ho… e quella su cui la stampa sempre esagera”, dice scherzosamente, evadendo il tema delle sue capacità nel mondo degli affari.
Il produttore colombiano Fernán Martínez, suo pubblicista per dieci anni e suo manager per due anni, dice che „tutto ciò che Julio fa nella vita, riesce a moltiplicarlo per mille”. Poi definisce la sua formula del successo:
„È lo stile, la personalità, la melodia unica della sua voce, l’intelligenza, lo charme, l’immagine… È stato lui ad aprire la strada a tutti gli artisti latini negli Stati Uniti. È da 30 anni che fa quello che tutti vogliono fare adesso”, afferma Martínez.
Aggiunge che, se si parla della capacità incredibile di penetrare nel mercato statunitense, Julio è il numero uno.
„Julio è arrivato dove nessuno è riuscito ad arrivare; ha cantato con Frank Sinatra, con Willie Nelson, con Diana Ross, con Dolly Parton, con Stevie Wonder, con Sting e con i Beach Boys. È l’unico cantante che parla con capi di stato, principi e re, ha cantato alla Casa Bianca e davanti alle piramidi egiziane. Lo conoscono in tutti i paesi del mondo. Ad oggi nessun cantante è riuscito ad eguagliarlo”, aggiunge Martínez.
I suoi ammiratori rimangono fedeli nel corso degli anni. A Miami, Remedios Díaz Oliver, una delle imprenditrici ispaniche di maggiore spicco del paese, ha seguito la sua carriera fin dall’inizio.
„Sono stata al suo primo concerto a Miami, e sarò presente al suo concerto del Giorno degli Innamorati nel Miami Arena, con un gruppo di amici. Fausto, mio marito, ed io siamo appassionati di Julio fin dai suoi inizi. Siamo andati a vederlo a New York, e anche in Spagna e a Portorico. Con i miei figli e i miei nipoti siamo tre generazioni di fan di Julio”.
La musica è entrata nella vita del cantante in un modo imprevisto, ai 20 anni, quando giocava come portiere del Real Madrid. Un incidente automobilistico lo costrinse in sedia a rotelle per tre anni. Per migliorare la mobilità delle mani gli regalarono una chitarra con cui iniziò a comporre canzoni. Con uno di questi brani, „La vida sigue igual”, vinse nel 1968 il Festival di Benidorm, e fu il decollo della sua carriera.
I giornalisti lo ammirano perché è un gran lavoratore, rispetta i suoi impegni ed è molto semplice. „È l’unico cantante che nel corso degli anni non solo ti riconosce, ma ricorda anche le cose che ti interessano ed è informato dei tuoi figli”, ha affermato una giornalista.
Tra coloro che sono riusciti a cimentare un’amicizia con il cantante nel corso degli anni si trova lo showman televisivo Mauricio Zeilic, che sottolinea la parte umana dell’idolo spagnolo.
„Julio è amico dei suoi amici, nella buona e cattiva sorte. Inoltre, avendo questa dimensione universale como artista, continua ad essere un uomo nobile, che riesce a proiettare un’umiltà che non ha perso e che non è facile trovare in personaggi che hanno ottenuto così tanto dalla vita. Inoltre, Julio non si è mai dimenticato delle cose semplici della vita. Oserei dire che è una persona che nutre un enorme rispetto per la vita”, ha spiegato Zeilic.
Con una fortuna que ammonta a centinaia di milioni di dollari, si calcola che in quanto a ricchezza il cantante è secondo solo a Paul McCartney. Ha case a Miami, nella Repubblica Dominicana e in Spagna e due aerei privati (il secondo glielo consegnano il prossimo mese di marzo), ma afferma che „non gli piace parlare di queste cose”.
Dei suoi investimenti a Punta Cana, nella Repubblica Dominicana, con quattro soci tra cui si trova lo stilista Óscar de La Renta, dice che sono un gran motivo di soddisfazione.
„Davvero, i miei soci sono delle persone fenomenali e con loro siamo riusciti a creare un luogo meraviglioso per vivere o trascorrere le vacanze, con anche un aeroporto. Abbiamo già 12.000 lavoratori nel resort”, spiega entusiasta.
„La sua casa a Punta Cana è meravigliosa, come una circonferenza di ambiente tailandese. Ha una piscina, a forma di circonferenza che circonda la casa completamente e, a parte, cinque bungalow per ospiti. È una casa che non ha pareti convenzionali, ma piuttosto assi di legno unite che consentono la circolazione dell’aria in tutta la casa. È una casa molto fresca ed ha ovunque ventilatori tipo palma”, dice María Pía Cassinelli, produttrice del canale di intrattenimento E! Entertainment, che ha visitato la casa in occasione della promozione dell’album „Divorcio”.
In seguito al suo divorzio con la filippina Isabel Preysler, madre dei suoi figli Chabeli, Julio ed Enrique, ha avuto un larga schiera di amori per anni, mesi o per la durata di una pausa tra un concerto e l’altro. La stampa ha sempre avuto del materiale con le sue avventure amoroso, tra cui troviamo regine di bellezza, fan e personaggi come Priscilla Presley e Giannina Facio. Per anni si è detto che non era riuscito a riprendersi dal suo divorzio dalla Preysler, e quando già molti scommettevano che Julio non avrebbe mai messo la testa a posto, è riuscito a rifarsi una famiglia a fianco a Miranda Rijnsburger, la madre dei suoi cinque figli più piccoli: Miguel Alejandro, Rodrigo, Victoria, Cristina e Guillermo, il più piccolo di appena 21 mesi di età.
„Miranda è una donna eccezionale e mi considero molto fortunato. Inoltre, ho cinque figli con lei che sono un gioiello e una grande allegria, un motivo di vita, come i miei tre figli più grandi”, dice sottolineando che sta godendo molto di questa fase della sua vita.
„Ho la fortuna di avere una nuova opportunità e quando ti sorride tanto la vita, devi essere molto riconoscente e io sono una persona riconoscente; per questo sono grato per il molto affetto con cui mi ha premiato la gente per tanti anni”, afferma questo cantante che non avrebbe mai immaginato che il suo futuro sarebbero stati i palcoscenici.
„Dico sempre che sono avvocato, perché questo è quello che ho studiato all’Università di Madrid. Mi mancava solo un semestre di Diritto Internazionale per ottenere la laurea”, afferma il cantante. Nel 2001, ha deciso di rispettare la promessa che aveva fatto a suo padre di ottenere il titolo presso la Universidad Complutense di Madrid. „Mi hanno fatto una serie di domande e alla fine il professore mi ha detto: ‘Con tutti i contratti che ha firmato e letto in tutto il mondo, sei più esperto di diritto internazionale di chiunque altro’ e mi ha firmato quello che mi serviva per ottenere la laurea”.
I suoi piani per quest’anno non includono un nuovo album. „Non ho il desiderio di chiudermi adesso in uno studio, preferisco i palcoscenici, continuare a lavorare, continuare a sentirmi vivo, continuare a ringraziare, continuare a respirare, a godere dei miei figli e di mio nipote e cercare di capire perché la vita mi ha premiato così generosamente”.
Artculo
Julio Iglesias fa innamorare Miami nella notte di San Valentino
15 Febbraio 2009
Latin American Herald Tribune
Il cantante Julio Iglesias ha fatto innamorare il pubblico di Miami, nella notte di San Valentino, con un concerto molto speciale, davanti a circa 20.000 persone e a cui hanno assistito sette dei suoi otto figli.
„Miami è la mia vecchia città”, ha detto Julio Iglesias in un concerto di due ore caratterizzato dai continui riferimenti alla sua famiglia, alla sua vita, alla presenza spagnola in Florida da 500 anni e alla trascendenza della musica latina.
Uno dei momenti più emotivi del concerto è stato quando il cantante ha citato i nomi dei suoi sette figli presenti all’evento: Isabel e Julio Jr. dal suo matrimonio con Isabel Preysler e i cinque con Miranda Rijnsburger: Miguel Alejandro, Rodrigo, Cristina, Victoria e Guillermo.
L’unico figlio non presente è stato il famoso cantante Enrique Iglesias, anch’egli citato da Julio quando ha detto che spera che l’anno prossimo ci sia anche lui.
Julio ha avuto parole di amore anche per Miranda, che per quasi tutto il concerto ha tenuto in braccio il figlio più piccolo, Guillermo, che a maggio compirà due anni.
Il cantante ha scherzato dicendo che non si sa mai se i figli sono tuoi, ma assicura che tutti i suoi „sono nati in casa”.
„Ma la cosa importante con i figli è come li ami e come li educhi”, ha aggiunto.
Ha quindi invitato sul palcoscenico dell’American Airlines Arena il suo secondo figlio, Julio Jr., per cantare assieme la canzone „To All the Girls I’ve Loved Before” di Willie Nelson, davanti all’entusiasmo del pubblico.
Era già da quattro che Julio Iglesias, che vive a cavallo tra le sue case di Punta Cana (Repubblica Dominicana), Marbella (Spagna) e Miami, mentre gira per il mondo dando circa cento concerti l’anno, non cantava in questa città e per questo l’artista l’ha ricordato in varie occasioni.
„Questa è la mia città, Miami è la mia città”, ha detto il cantante, che ha scherzato dicendo che gli piace questa città soprattutto perché è il luogo in cui fa più l’amore di qualsiasi altra parte del mondo.
Iglesias ha sottolineato anche l’importanza della presenza spagnola in Florida, in vista dell’anniversario, nel 2013, dei 500 anni dell’arrivo di Ponce de León alle coste di questo stato che battezzò Florida.
„Sono trascorsi anche 450 anni da quando gli spagnoli sono giunti a Pensacola e San Agustín. La magia del mio paese si proiettava in tante cose, fino al punto che oggi possiamo affermare che noi latini eravamo qui già 500 anni fa, ma siamo stati così stupidi da non restare”, ha detto.
I Re di Spagna, Juan Carlos e Sofía, proprio il prossimo giovedì commemoreranno il 450º anniversario del primo insediamento europeo e spagnolo nella città di Pensacola (nord-ovest della Florida), ad opera di Tristán de Luna, nel 1559.
I Reali viaggeranno anche a Miami, per assistere a una cena la notte del 19, in omaggio alla gastronomia spagnola a cui sono invitati anche Julio Iglesias e Miranda.
Julio Iglesias ha detto che uno qualsiasi di quelli spagnoli avrebbe composto 500 anni fa la melodia che ha cantato di seguito: „De niña a mujer”, composta per la sua primogenita, Isabel, conosciuta anche come Chabeli.
Durante il concerto, Julio Iglesias ha cantato una parte del suo lungo repertorio in spagnolo, inglese, francese, italiano e portoghese.
Ha reso omaggio con varie canzoni alla musica latina, ha citato la Colombia, il Messico e Cuba, tra gli altri paesi e, soprattutto, ha sottolineato che „non c’è musica migliore del tango”, mentre ballava una coppia.
Ha cantato canzoni come „Quijote”, „Nathalie”, „Manuela”, „Un canto a Galicia”, „Échame a mí la culpa”, „Me olvidé de vivir”, „Soy un truhán, soy un señor” e „La vida sigue igual”, tra le altre.
Alla fine si è inginocchiato, ha baciato il palco e ha ripetuto „grazie, molte grazie”, con il pubblico in piedi.
Artculo
Concerto davanti a una folla di Julio Iglesias a Mar de Plata
1 Marzo 2009
Julio Iglesias, lo scorso 28 febbraio, ha dato un concerto di beneficenza davanti a una folla nel Paseo Hermitage di Mar del Plata (Argentina), davanti a 100.000 persone.
In questa occasione, il Governatore della provincia di Buenos Aires, Daniel Scioli, ha consegnato all’artista il titolo di Ospite d’Onore.
Il giorno successivo al concerto, il cantante ha sfruttato il suo soggiorno in città per visitare l’esposizione „Dalí, el surrealismo”, presso il NH Gran Hotel Provincial, accompagnato dal presidente dello stesso, Florencio Aldrey.
Julio Iglesias fa delirare 10 mila fan
2 Aprile 2009
Canal 13, Cile
Il cantante spagnolo si è presentato ieri sera al Movistar Arena di Santiago del Cile, per festeggiare i suoi 40 anni di carriera.
Elogi e ringraziamenti per il nostro paese hanno caratterizzato l’incontro di Julio Iglesias con i suoi fanatici cileni, che hanno fatto cori e gridato ininterrottamente per le due ore del concerto.
„Non sapete che felicità provo ritornando in un paese che è stato il primo che ho conosciuto come artista. Voi avete scommesso su di me quando ero giovanissimo”, sono state alcune delle parole del cantante, in riferimento alla sua prima presentazione al Festival di Viña del Mar, nel 1969.
Canzoni come „Me olvidé de vivir”, „Manuela”, „Abrázame”, „Échame a mí la culpa”, „A media luz” e „Me va, me va”, tra le altre, hanno fatto parte del repertorio dello spagnolo, che ha dimostrato la stessa passione ed energia delle occasioni precedenti.
Il gran ventaglio di successi – molti interpretati in inglese – è stato accompagnato da 6 musicisti sul palcoscenico, 3 coriste e 2 ballerine di tango.
Nonostante il fatto che festeggiasse i suoi 40 anni di carriera, a 65 anni d’età, Julio Iglesias si è divertito scherzando con i suoi „solo 47 anni d’età”.
JULIO IGLESIAS canta nella operazione trionfo araba
11 Aprile 2009
Agenzia EFE
Il cantante spagnolo Julio Iglesias è intervenuto ieri sera, a Beirut, nel programma „Star Academy”, versione araba di „Operazione Trionfo”, dove ha cantato con i concorrenti del „reality show”.
Ha offerto anche una conferenza stampa, in occasione del suo concerto dell’11 aprile, presso il Beirut International Exhibition & Leisure Center.
Iglesias, che ha interpretato due canzoni accompagnato da due partecipanti al concorso, ha espresso la sua gioia di essere in Libano, paese in cui si è esibito in varie occasioni e dove ha ammiratori tra le varie generazioni di libanesi.
„Sono contento che le mie canzoni siano rimaste nel cuore dei libanesi, che le cantino di generazione in generazione”, ha detto l’artista, che darà un concerto questa notte a Beirut.
Il programma in cui compare Julio Iglesias è stato offerto nuovamente sabato 11 aprile dal canale televisivo LBC, in seguito alla sua emissione via satellite il Venerdì Santo.
„Star Academy”, che quest’anno è alla sua sesta edizione, ospita appassionati del canto dei paesi della regione ed è un programma molto popolare.
Il Museo delle Calzature di Elda riceve le scarpe di Julio Iglesias
25 Maggio 2009
Da: Pérez Gil, Giornale „Información” (Alicante)
Il Museo delle Calzature di Elda continua ad ampliare la sua collezione „Zapatos con Historia” (Scarpe con una storia), che superano già le 200 paia.
Dopo la recente entrata in questa mostra permanente delle scarpe del pilota di Formula 1 Fernando Alonso, questa stessa settimana sono arrivate al Museo un paio di scarpe donate, assieme a una fotografia con dedica, dal cantante e compositore spagnolo di fama internazionale Julio Iglesias, che nel 2008 compie 40 anni di carriera. Si tratta dell’interprete latino che ha venduto più dischi nella storia della musica, con più di 300 milioni in tutto il mondo, per cui questo articolo assume una rilevanza speciale in una collezione che supera i quindici anni di storia.
La provincia spagnola di Malaga “adotta” Julio Iglesias
3 Giugno 2009
Da: Reuters, El País
L’Amministrazione Provinciale di Malaga ha appena approvato all’unanimità di nominare il cantante Julio Iglesias „Figlio Adottivo della Provincia”, per il suo legame con la stessa, in considerazione del fatto che Ojén e Marbella sono i suoi luoghi di residenza in Spagna da anni.
Il cantante considera questo titolo “come uno degli onori più grandi” che gli abbiano reso nella sua vita, e lo riempie “di una felicità inimmaginabile”. “Mi hanno appena dato una di quelle notizie che ti fanno pensare che ciò che fai vale la pena”, ha dichiarato il cantante, per concludere “Sono felice, e voglio dirlo con parole schiette: grazie Malaga!”.
Julio Iglesias -sucesso storico a Las Vegas
8 Giugno 2009
Da: julioiglesias.com, julioiglesias.com
Julio Iglesias è tornato a Las Vegas, dopo due anni, e ha ottenuto un successo storico.
I biglietti si sono esauriti con due mesi di anticipo e i promotori del concerto hanno permesso di venderne anche per posti in piedi, un caso unico nella storia dei concerti di Las Vegas.
Artculo
Julio Iglesias riempie di magia El Rocío in un concerto benefico
12 Agosto 2009
Da: Félix Lorenzo, Las Provincias
«Questa terra di El Rocío è magica. La magia esiste nell’aria, nel luogo». E la magia ha inondato il quartiere almonteño nel concerto di un Julio Iglesias pletórico che ha inaugurato la sua ‘minitournée’ attraverso la Spagna, in un bagno di folla.
Ottomila spettatori entusiasti hanno riempito un Rocío Arena diventato piccolo per il concerto organizzato dalla Confraternita Matriz di Almonte a beneficio di un asilo nel Congo. Il cantante ha rinunciato al suo cachet (300.000 euro) perché «bisogna aiutare chi ne ha più bisogno, secondo la propria possibilità», come ha detto il cantante. Julio Iglesias era felice dopo i suoi quasi 135 minuti di concerto .
C’era da aspettarselo. Vestito con il suo impeccabile abito blu con gilet, con un aspetto invidiabile, e con più entusiasmo che mai, ha ricordato fra l’estasi dei suoi fedelissimi ammiratori i suoi principali successi, incluso ‘La vida sigue igual’, la canzone che l’ha catapultato alla fama a Benidorm 41 anni fa, qualcosa che non è solito nei concerti. Ma Iglesias si è sentito appoggiato da un auditorio fattosi piccolo, con un pubblico devoto, che ha goduto come poche volte. ‘La magia’, come ha detto, gli era entrata nel corpo e il madrileno non ha risparmiato nulla. Con un perfetto montaggio di luce e suono, un accompagnamento corale straordinario e una forte presenza sullo scenario, i successi che lo hanno portato a vendere quasi 300 milioni di dischi si sono succeduti uno dopo l’altro: ‘La carretera’, ‘Natalie’, ‘De niña a mujer’, ‘Abrázame’, ‘Manuela’, ‘Hey’… e un lungo repertorio. Ha cambiato i ritornelli quando lo ha desiderato, adattandoli a El Rocío, ad Andalusia e alla Spagna .
Andalusia è una terra enorme, perciò ci vivo. La sua forza, la sua influenza si vedono e si palpano nel Caribe, è così», ha detto.
Ha ricordato che i suoi avi di parte materna sono onubensi e che El Rocío lo ha sempre impressionato come fenomeno sociale e religioso, e la gente rispondeva alle sue brevi allocuzioni con grandi e sonore ovazioni. Gli applausi e i complimenti dei suoi fans si sono convertiti in un vero clamore con migliaia di persone che ballavano al suono di temi caraibici cantati da Julio Iglesias quando era già l’una e mezza del mattino, in una serata che era iniziata alcuni minuti prima delle 11 di una notte piena di magia .
E’ stato un avvenimento sociale di prima qualità, e Julio Iglesias ha dimostrato di essere in un momento algido della sua carriera internazionale, la più la premiata fra quelle dei cantanti viventi sulla terra.
Non è stato uno dei tanti concerti. E’ stato un vero ‘show’, un vero spettacolo. Un concerto previo agli appuntamenti di Girona (13 e 14 di agosto) e Castellón (18), per terminare finalmente a Valencia, il giorno 21 agosto, nella Plaza de Toros. In questo modo, chiuderà la sua tournée nazionale prima di tornare alla sua tournée mondiale, che inizierà a settembre con vari concerti in Israele, per i quali sono già esauriti i biglietti da mesi.
Julio Iglesias innamora a Valencia
22 Agosto 2009
Da: José Eduardo Arenas, ABC
Il cantante madrileno ha chiuso, nella Plaza de Toros di Valencia, la tappa spagnola della sua tournée internazionale di concerti. Da otto anni non cantava in questa città e il pubblico ha mostrato nuovamente all’artista la sua fedeltà e il suo affetto rendendogli un grande omaggio
Sono stati sufficienti cinque concerti in Spagna – compresi nella sua tournée mondiale – perché Julio Iglesias verificasse l’affetto che gli professa la sua terra e l’elettricità emotiva che scaturisce nell’immediata vicinanza tra pubblico ed artista. Prima ad Almonte (Huelva), poi Cap Roig (Gerona) – due concerti -, dopo Castellón e ieri sera Valencia, nota finale e massimo esponente della lealtà verso un lottatore con quarant’anni di professione alle spalle.
Ieri sera, nella Plaza de Toros di Valencia – spazio amuleto nella sua traiettoria -, sono state due ore di voragine caraibica e pace melodica, in un crescendo di voluttuosi arrangiamenti musicali in un’offerta di classici popolari cantati in un „tutt’uno” da Iglesias e dal pubblico – ballerino – accompagnati da otto musicisti, quattro voci femminili e da una coppia di ballerini di tango.
La risposta entusiasta e moltitudinaria non si è fatta attendere. Julio ha una spontaneità immediata impeccabile, non esiste una briciola di routine, ogni spettacolo è unico ed ora dimostra che comunica di più e meglio di sempre.
Julio Iglesias appende il cartello di ‘tutto esaurito’ in Israele
8 Settembre 2009
Da: EFE, La Vanguardia
Il cantante spagnolo Julio Iglesias ha appeso il cartello di ‘sold out’ (tutto esaurito) per i due concerti che ha in programma di offrire in Israele a partire da questa sera.
Fonti dell’impresa produttrice, Tzemah Hafakot, hanno detto a Efe che i biglietti per i due concerti sono esauriti e che più di 16.000 spettatori potranno vedere in diretta il cantante nei concerti che avranno luogo questa sera e giovedì, a Tel Aviv.
I fans del cantante più internazionale di Spagna hanno dovuto pagare tra 400 e 1.000 shékels (tra 106 e 266 dollari o tra 75 e 186 euro) per occupare qualcuna delle 8.000 poltrone del Palazzo degli Sports “Nokia”, dove il Maccabi di Tel Aviv di pallacanestro è solito giocare i suoi incontri.
I concerti in Israele fanno parte della sua tournée internazionale “Julio Iglesias in Concerto”, che lo ha portato con successo anche in varie città del Medio Oriente, così come del Nord e Sudamerica.
Nella sua tournée mondiale del 2009 l’artista offre diciassette dei suoi classici, tra i quali si trovano Quijote, Me olvidé de vivir, Hey!, Abrázame, Me va, me va, Un canto a Galicia, oltre a canzoni rappresentative della sua carriera internazionale come Mammy blue, To all the girls I’ve loved before e All of you.
Iglesias ha visitato Israele in varie occasioni dagli inizi degli anni ottanta, quando la sua carriera si consolidò sulla scena internazionale e vengono specialmente ricordati i concerti che offrì nel 1995 a Gerusalemme e nel 1998 a Cesarea e Tel Aviv.
Julio Iglesias trionfa in Israele e si incontra con il Presidente del paese
11 Settembre 2009
Rivista ¡Hola!
Approfittando del suo soggiorno in Israele, dove ha offerto due concerti che hanno ottenuto molto successo, per i quali ha appeso il cartello di ‘biglietti esauriti’, Julio Iglesias ha avuto un incontro amichevole con il Presidente dello Stato di Israele e Premio Nobel per la Pace, Shimon Peres.
L’artista, che non visitava il paese da undici anni, si è mostrato molto sorridente e felice durante questa rilassata riunione che ha avuto luogo nella residenza presidenziale di Peres, a Gerusalemme.
Artculo
Julio Iglesias ha sedotto con eleganza e poesia (Bolivia)
18 Ottobre 2009
Quotidiano „El Deber”, Bolivia
In una notte stellata, con una dolce brezza romantica, Julio Iglesias ha emozionato e sedotto più di 7.000 persone che hanno riempito l’Área Concert de Sonilum per ascoltarlo.
Erano le 22:15 e la voce del galán spagnolo ha iniziato ad intonare “Quijote”; le voci delle signore presenti pronunciavano in coro il suo nome. L’artista si è incaricato di “ammaliare” gli abitanti di Santa Cruz con la sua eleganza e romanticismo.
“Voglio ringraziare il mio pubblico boliviano, per la sua fedeltà trasmessa da padre in figlio, di generazione in generazione”, ha detto un eloquente cantante, che non ha terminato di ‘conversare’ con l’auditorio per tutta la serata.
Julio Iglesias riceve la massima distinzione di Santo Domingo (República Dominicana)
21 Ottobre 2009
EFE & Associated Press
Il cantante spagnolo Julio Iglesias ha ricevuto oggi lo Scudo Araldico, la più alta distinzione che consegna la Municipalità di Santo Domingo, che ha evidenziato la “fruttifera” carriera artistica e l’ampia traiettoria dell’interprete.
Il cantante, che possiede la nazionalità dominicana, ha ricevuto lo Scudo Araldico dalle mani del sindaco di Santo Domingo, Roberto Salcedo, il quale ha affermato che Iglesias ha fatto del paese caraibico “un habitat molto speciale”.
“Senza timore di sbagliarmi Julio Iglesias rappresenta l’ambasciatore dominicano di maggior importanza a livello planetario”, ha spiegato il funzionario durante l’atto celebrato nel Palazzo Municipale della Città Coloniale di Santo Domingo.
Salcedo ha assicurato che per il suo paese “è motivo di privilegio sapere che quest’uomo (Iglesias), che molti anni fa visitò la Repubblica Dominicana per la prima volta, sia rimasto nel cuore e nel pensiero dei dominicani”.
Iglesias, che risiede una buona parte dell’anno a Punta Cana (est dominicano), ha ringraziato per la distinzione e si è dichiarato “innamorato” di questa nazione, che ha conosciuto, ha detto, attraverso il suo defunto padre che la “amava” anche lui.
La Repubblica Dominicana è, secondo lui, “un paese assolutamente perfetto, persino ancora da scoprire” che riceverà milioni di visitatori nei prossimi anni.
Il cantante ha assicurato che nella Repubblica Dominicana, paese che ha conosciuto 40 anni fa, sta “molto bene”.
“Qui ho la mia famiglia, la mia gente e i miei amici”, ha sottolineato l’interprete dei successi “Un canto a Galicia” e „Me olvidé de vivir”.
Julio Iglesias celebra in questi giorni i suoi 40 anni nella musica con una tournée mondiale che toccherà il suolo dominicano il 5 e il 7 novembre prossimi.
L’interprete di “33 años” e “De niña a mujer”, fra altri molteplici successi, ha inciso canzoni in 14 idiomi ed ha venduto più di 300 milioni di dischi.
Si calcola che abbia realizzato più di 5.000 concerti in più di 600 città attorno al mondo.
Julio Iglesias fa cantare insieme a lui il suo amico Oscar de la Renta nella Repubblica Dominicana
5 Novembre 2009
EFE
Ci sono occasioni in cui uno spettacolo sorprende, e questo è successo oggi a Santo Domingo, dove il cantante spagnolo Julio Iglesias è riuscito a far salire sullo scenario il suo amigo, il disegnatore dominicano Oscar de la Renta, perché cantasse insieme a lui.
L’artista spagnolo Julio Iglesias si presenta in un concerto nel Palazzo Sportivo (“Palacio de los Deportes”) di Santo Domingo, nella cornice della sua tournée mondiale intitolata “Julio Iglesias in Concerto”, in occasione della celebrazione dei quattro decenni della sua carriera.
“Voi non lo immaginate, ma lui è, dalla Finlandia alla Cina, l’ambasciatore più importante della Repubblica Dominicana”, ha assicurato lo spagnolo ad un pubblico che aspettava di sapere di chi si trattasse. Con quelle parole ha presentato de la Renta, che ha interpretato timidamente, davanti alla risata complice di Iglesias per il suo modo di cantare, il tema “To All the Girls I´ve Loved Before”.
E’ stato uno dei momenti di maggiore complicità con un pubblico graditamente sorpreso da un concerto in cui l’astro madrileno ha cantato anche insieme all’idolo locale, Fernando Villalona, incaricato di aprire la serata, la canzone “Quijote”. “Non me ne posso andare dalla Repubblica Dominicana senza aver cantato con Fernando. A me sembra che Fernando e Juan Luis (ha detto in riferimento a Juan Luis Guerra) siano dei maestri nella storia della musica del loro paese.
E a partire da quel momento è scoppiato un completo delirio di un auditorio che si è alzato persino in cinque occasioni per ringraziare con i suoi applausi il protagonista della notte, per il regalo di un concerto pieno di ammiccamenti al paese caraibico, nella cui costa est, a Punta Cana, Iglesias risiede durante buona parte dell’anno.
Il cantante ha dimostrato, due anni e mezzo dopo il suo ultimo concerto ad Altos de Chavón che, come recita il titolo della canzone resa popolare da lui stesso, “la vida sigue igual” (la vita continua nello stesso modo). Perché, come nelle precedenti occasioni, ha conquistato totalmente gli spettatori, circa ottomila, che hanno riempito completamente il Palazzo Sportivo di Santo Domingo, il primo dei due scenari dominicani della sua attuale tournée che si completerà nel paese con un altro concerto il prossimo sabato, nel complesso Arena del Cibao, a Santiago (nord).
“E’ una giornata di tensione. Quando sono a casa ho sempre questa piccola angoscia. Grazie per tanti anni, per tanto affetto”, ha detto in un momento, per aggiungere più avanti che la Repubblica Dominicana “è un paese d’amore”.
Vestito con il suo abituale abito con gilet e cravatta scuri, l’interprete di “Me olvidé de vivir” ha detto anche che suo padre gli ha inculcato l’amore per il paese antillano dicendogli che “nella Repubblica Dominicana l’amore non ha età”. “Mi sono innamorato del vostro paese, non della parola, ma dei fatti”, ha rivelato il cantante, che ha assicurato che, anche se nato in Spagna, da madre andalusa e padre galiziano, si sente dominicano.
Sono state un po’ più di due ore nelle quali, accompagnato da chitarra, basso, sassofono, percussione, tastiera e batteria, l’artista ha offerto 35 temi.
Fra tutti si è posto in evidenza “Hey”, con il quale Julio Iglesias, in una sentita interpretazione, ha strappato i più vibranti applausi di un pubblico in piedi.