Julio Iglesias ha festeggiato l’Anno Nuovo con uno splendido concerto in Georgia 3 Gennaio 2012

Julio Iglesias a fêté la nouvelle année en donnant un concert magnifique en Géorgie 3 Janvier 2012
august 15, 2016
Julio Iglesias recebido pelo Presidente da Geórgia 3 de Janeiro de 2012
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Artculo
Julio Iglesias ha festeggiato l’Anno Nuovo con uno splendido concerto in Georgia

3 Gennaio 2012

Julio Iglesias si è incontrato con il Presidente della Georgia, Mikheil Saakashvili, prima del concerto dell’ultimo dell’anno che il cantante ha tenuto nella città di Batumi. Saakashvili si è congratulato con l’artista in spagnolo e gli ha mostrato il Centro dell’Arte di Batumi.
Successivamente, Julio ha tenuto un gran concerto nella Piazza Wonderland della città, al quale hanno partecipato anche altri artisti noti georgiani e stranieri.
Il Presidente della Georgia e più di 50.000 persone hanno assistito al concerto. Julio Iglesias si è rivolto al pubblico riunito nella piazza e ha ringraziato il Presidente e il popolo della Georgia per la sua calda accoglienza e ospitalità.

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„So che il popolo della Georgia è molto forte e sono molto felice di essere qui oggi, con voi. Presidente, Lei ha fatto molto per questo paese. So anche che in tutte le case le persone stanno guardando il concerto di questa notte. Vi faccio i miei più sinceri auguri per il 2012. Felice Anno Nuovo alla Georgia e a tutto il mondo!”, ha concluso Iglesias.

Julio Iglesias ha emozionato più di 180.000 persone in Argentina

15 Febbraio 2012
Sono passati 43 anni dall’inizio della sua inarrestabile carriera, ma la sua durata è unica.
Julio Iglesias è tornato in Argentina per quattro concerti indimenticabili. Gli spettacoli hanno riunito più di 180.000 persone a dimostrazione, ancora una volta, dell’enorme affetto della gente nei suoi confronti.

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La stampa ha sottolineato unanimemente la qualità delle sue performance e la forza, il senso dell’umore e l’inesauribile energia del cantante.
Il tour è stato motivato dal lancio in Argentina del secondo volume del disco „Julio Iglesias 1”, che sta avendo un notevole successo.
A Mar del Plata, dove più di 40.000 persone sono andate ad ascoltare Julio Iglesias nel Paseo Hermitage, il Governatore della provincia di Buenos Aires, Daniel Scioli, gli ha consegnato il premio Atahualpa Yupanqui, il principale riconoscimento conferito dall’Istituto Culturale di tale provincia, per l’incredibile carriera internazionale del cantante. Da parte sua, il sindaco di Lomas de Zamora (un’altra delle città in cui si è esibito), Martín Insaurralde, gli ha consegnato la Chiave della Città e il Certificato di Illustre Visitatore.

Artculo
Julio Iglesias conquista Bahrain con la sua voce

6 Marzo 2012
Julio ha conquistato il pubblico di Bahrain, nel suo primo concerto in questo paese, lo scorso 4 marzo.
Il quotidiano “The Gulf Daily News” ha pubblicato un articolo dal titolo “Latino Magic!”, dopo la performance.

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Julio ha tenuto un secondo concerto a Bahrain, il 5 marzo. Entrambi gli spettacoli rientrano nell’ambito del Festival “Spring of Culture” (“Primavera della Cultura”), a cui hanno partecipato numerosi artisti internazionali, come Andrea Bocelli.

Artculo
Il Presidente del Cile dichiara di essere un grande ammiratore di Julio Iglesias

11 Aprile 2012

Julio Iglesias e il Presidente del Cile, Sebastián Piñera, si sono casualmente incontrati ieri nell’aeroporto di Carriel Sur di Talcahuano. Il gradevole incontro ha dato al Presidente cileno l’opportunità di confessare al cantante l’ammirazione e l’affetto che ha da sempre nei suoi confronti, e di affermare anche che conosce molto bene tutte le sue canzoni.

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„Sono nato ascoltando Julio Iglesias. La prima volta che ho visto Julio Iglesias è stato in un Festival di Viña del Mar, quando era un debuttante e ha vinto tutti i premi. Una carriera impressionante”, ha affermato Piñera.

Artculo
Julio Iglesias: un romantico di tre generazioni

23 Aprile 2012

Da: Alejandra Navarría, diario Los Andes

Julio Iglesias si è esibito ad Arena Maipú (Mendoza), Argentina. Ha affascinato di nuovo le sue fan.

Sul palcoscenico dimostra entusiasmo, parla con la gente, ricorda aneddoti, riflette sulla vita. Incoraggia gli applausi e canta. Si muove più lentamente, senza dubbio, ma è pieno di passione e amore per quello che fa.

Due schermi giganti ai lati del palcoscenico, un telone di LED e un gruppo di musicisti costituito da percussioni, batteria, tastiere e chitarre, oltre a tre coriste e una coppia di ballerini di tango, che vivacizzano lo show. Questi provengono dagli USA, Cuba, Spagna, Venezuela, Bulgaria e Argentina.

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Il pubblico esulta quando vede Julio Iglesias sul palcoscenico. E appena cerca di salutare, una delle tante voci (che si ripeteranno nel corso del concerto) grida „Julio ti amo!”, e Iglesias risponde „Anch’io, amore mio!” Ai suoi 68 anni, il magnetismo del solista è rimasto per molti intatto.

A partire da quel momento e per un po’ più di un’ora e mezza, lo scambio nello Stadium Arena Maipú tra Julio Iglesias e la gente è stato costante. Ha iniziato dicendo „tanti anni Mendoza, come mi hanno lasciato abbandonato 34 anni e che bene cantavo 20 anni fa”. Ha ricordato la sua prima volta in Argentina e ha detto che da quando ha conosciuto questo paese si è innamorato della sua gente, per cui ha deciso di percorrerlo da Nord a Sud, da Est a Ovest. Ha proposto canzoni che l’hanno reso famoso in tutto il mondo, cantando in spagnolo, inglese, francese e italiano.

La sua prima canzone è stata „Quijote”, poi ha interpretato „Natalie”, in una nuova versione. Con un’ovazione del pubblico, l’atmosfera intimista con cui ha iniziato è cresciuta di tono con l’esecuzione di „La gota fría”: al ritmo del vallenato, tre splendide coriste (vestite di nero, con un abito corto e attillato), sono entrate in scena incitando il pubblico a muoversi, con le loro movenze sensuali. Julio le guarda, si fa il segno della croce dinanzi al corpo di una di queste e lancia un complimento alle sue gambe.

Il tango, il vino, la terra di Mendoza e le sue montagne sono state parte degli argomenti citati da Iglesias. Quando ha interpretato „A media luz”, una coppia di ballerini argentini si è esibita in un tango: si tratta di Hernán e Soledad, che da due anni accompagnano Iglesias nei suoi spettacoli in tutto il mondo. „Io amo il vino, bevo acqua per poi riempirmi di vino una volta finito il concerto”, ha affermato il cantante, „e proprio come quando si incrociano i vini cabernet, malbec e merlot si ottengono dei risultati eccezionali, i vini di Mendoza del ’90 che mi piacciono così tanto, mio padre e mia madre si sono mescolati e io sono il loro vino. Sapete cosa significa bere un vino di 68 anni?” ha detto scherzando.

E in onore a suo padre, che ha ricordato ed esaltato, ha cantato una canzone a lui dedicata „Un canto a Galicia”. A quel punto, cambiando il testo originale della canzone, ha detto „tenho morrinha, tenho saudade, porque estoy lejos de mis hogares” (ho nostalgia, sento mancanza, perché sono lontano dai miei posti). In tutte le occasioni che gli si sono presentate il cantante ha sottolineato l’importanza oggigiorno della sua famiglia e il suo desiderio di averla vicino.

Iglesias ha fatto riferimento all’attuale conflitto tra Spagna e Argentina, affermando che „le storie d’amore durano molti anni e stanno al di sopra delle politiche e delle situazioni. La mia storia con voi, che si è tramandata da nonni, figli e nipoti, non passerà mai, rimarrà viva per l’eternità. Per questo sto cantando per il popolo argentino”, e dal pubblico si è sollevato un forte applauso.
Senza che fosse previsto e dinanzi alla sorpresa dei suoi musicisti, ha cantato a cappella la classica „cueca” cilena – cuyana, chiedendo l’aiuto della gente di Mendoza, „Cuando pa´Chile me voy, cruzando la cordillera…” che per qualche istante ha lasciato in silenzio assoluto gli spettatori, che hanno ascoltato ammirati solo la voce del cantante.

„Il tempo passa rapidamente nella mia vita. Noi cantanti sopravviviamo grazie a voi. Quando abbiamo un dolore ce lo fate passare, quando ci applaudite ci rendete più giovani”. E così è stato: Julio, l’eterno, Julio Iglesias con il suo entusiasmo ha riportato indietro il tempo, ha fatto sognare e ha confermato a Mendoza di essere un sopravvissuto geniale e romantico, nesso indiscutibile di tre generazioni.

Artculo
Incendio a Malaga: Il paradiso distrutto

2 Settembre 2012

Da: Pedro Luis Gómez, Diario Sur

200 ettari della tenuta di Julio Iglesias distrutti dalle fiamme.- Il cantante è desolato dalla tragedia, «il cui bilancio peggiore è la vita umana perduta»

È come se Malaga non meritasse un po’ di allegria, un po’ di felicità. Una settimana strana questa, che si è conclusa con una vera tragedia, con un incendio forestale doloso devastante, poche ore dopo i festeggiamenti di tutta la provincia per la qualificazione alla fase finale di Champions League della sua squadra di calcio. È trascorso solo un giorno tra l’euforia e la disperazione, e ci siamo trovati di fronte alla distruzione e alla morte, e con delle perdite attualmente irreparabili di cui la presente generazione non vedrà il recupero. È come se ci fosse stata lanciata una maledizione, o qualcosa di simile. Malaga e la Costa del Sol venerdì sono apparse sulle prime pagine dei principali mezzi d’informazione di tutto il mondo con la notizia negativa del disastroso incendio che ha devastato sei comuni della provincia, una zona nota come «il paradiso del sud d’Europa».

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Proprio la tenuta di Julio Iglesias (localizzata tra le zone residenziali di La Mairena ed Elviria, nei comuni di Ojén e Marbella) è stata una delle più colpite dall’incendio, che ha distrutto più di 200 ettari di alberi e giardini di gran valore; ‘Las Cuatro Lunas’, è considerata come una delle tenute più belle e meglio curate del Mediterraneo, e ha un valore di ben 150 milioni di euro. Il cantante attualmente più internazionale, che fino a solo una settimana fa ha trascorso nella citata residenza con la sua famiglia quasi tre mesi, si è interessato costantemente giovedì e venerdì circa l’evoluzione del sinistro dalla sua casa di Punta Cana qualche ora prima di partire per Miami, dove stabilirà temporaneamente la sua residenza per il suo nuovo tour in America e Asia: «La cosa più importante, al di sopra di tutto, è la vita umana che si è portata via l’incendio, una tragedia, e i feriti. Conosco personalmente varie di queste persone e sono desolato. Rispetto alla tragedia umana, il resto passa in secondo piano», ha detto con evidente preoccupazione e ansia. In quanto a ‘Las Cuatro Lunas’ ha riconosciuto «ho vissuto delle ore di angoscia, dal momento che quasi per miracolo si sono salvate dall’incendio la residenza e altre strutture, ma la parte forestale è andata tutta distrutta, e l’avevo creata io stesso con le mie mani, perché ero un uomo felice e innamorato della mia tenuta. La zona interessata dall’incendio, tutta, è il migliore e più bel paradiso naturale d’Europa e l’abbiamo perso, è qualcosa di irreparabile. Sono al tempo stesso indignato, visto che è da anni che avviso le autorità responsabili del gravissimo rischio di ciò che ora è accaduto, e nessuno mi ha mai ascoltato, a volte addirittura da posizioni che consideravano ecologiste… Guardate a cosa ci hanno portato, e cosa è successo. La miopia di molti governanti è davvero indegna e la loro demagogia è un attentato contro la ragione. Non è giusto che una bellezza naturale come quella distrutta nella Costa del Sol sia stata ridotta in cenere. E adesso cosa si può fare?», si chiedeva molto deluso, e al tempo stesso elogiava il lavoro di quelli che hanno lottato contro il fuoco: «Bisogna ringraziare di cuore colore che hanno messo a repentaglio la loro vita nel tentativo di spegnere l’incendio e di salvare uomini, donne e bambini. Al tempo stesso continuo a pensare ai molti abitanti di Malaga e ai tanti spagnoli colpiti dall’incendio in quest’estate terribile, ed esprimo loro tutta la mia solidarietà».

Julio Iglesias ha parlato per telefono con diversi responsabili della Protezione Civile e del Consorzio dei Vigili del Fuoco per tutta la notte del giovedì. «Le case della tenuta, tranne quella dei custodi, si sono salvate per l’erba, che ha fatto da tagliafuoco, ma sono andati persi alberi da sughero storici, olivi centenari, esemplari di pinsapo e moltissime altre specie arboree e della fauna di valore inestimabile. È stata una gran tragedia».

Persone molto vicine all’ambiente di Iglesias dubitano che il cantante torni alla sua casa di Ojén. «Questo l’ha costruito lui stesso 15 anni fa, ed è molto colpito da ciò che è successo. Aveva previsto di restare tutto il mese di ottobre per festeggiare un nuovo tour in Europa, ma adesso non sappiamo cosa farà…».

Analogamente ricordano che i progetti che ha presentato Iglesias a suo tempo all’Assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Andalusia per, tra le altre cose, prevenire eventuali incendi forestali, sono stati respinti. Si trattava di progetti, in base alle stesse fonti, che avrebbero generato, inoltre una grande ricchezza per la zona.

È probabile anche che l’incendio abbia fatto perdere all’Andalusia, alla Costa del Sol e a Malaga uno dei suoi migliori ambasciatori di fronte a tutto il mondo…